Il vice capitano dell’Everest Falcone

Il settebello piacentino guidato da Van der Meer sta uccidendo il campionato a suon di vittorie e giunto ormai quasi alla fine del girone di andata non vede avversari all’orizzonte che lo possano impensierire. A guidare in acqua la squadra è Michele Falcone unico superstite della squadra che per due anni ha affrontato il campionato di B con ottimo successo.

Ad una giornata dalla fine del girone di andata rischiate di chiudere a punteggio pieno. Era prevedibile ?

Non si può dar mai niente per scontato, soprattutto nello sport. Onestamente, però, già da prima dell’inizio del campionato, avevamo la sensazione di poter puntare al massimo. Le amichevoli nella fase di pre-campionato ci avevano dato molta fiducia nei nostri mezzi. Stiamo cercando di non deludere le aspettative e per adesso direi che ci stiamo riuscendo.

Al momento nessuna squadra ha resistito alla vostra forza d’urto per più di due tempi. Siete una squadra già pronta Per la serie C ?

Sinceramente non saprei. Fortunatamente non è un problema che dobbiamo porci adesso. Come hai detto tu per adesso nessuna partita ci ha visti impegnati fino all’ultimo minuto. Di conseguenza non è possibile prevedere quale potrebbe essere la nostra tenuta mentale nel caso in cui dovessimo affrontare una squadra di categoria superiore. La cosa certa è che dovremo sfruttare al meglio le partite da qui alla fine del campionato per crescere il più possibile. In particolare modo dovranno essere bravi i più giovani della squadra a dare risposte convincenti al mister Van Der Meer. Per puntare alla categoria superiore sarà indispensabile il contributo di tutti.

Dove potete ancora migliorare ?

Credo che la difficoltà maggiore nell’affrontare partite non particolarmente stressanti dal punto di vista mentale sia mantenere la concentrazione durante l’intero match. Nonostante fino ad ora siamo stati bravi a vincere con molti gol di distacco abbiamo sempre concesso qualcosa agli avversari. Io credo che limitare al minimo certe leggerezze, soprattutto in fase difensiva, sia la chiave per potere fare il salto di qualità.

Quali sono dunque i vostri obiettivi più immediati ?

In primo luogo continuare a vincere, senza dubbio. In secondo luogo sarà importante il modo in cui lo faremo. Intendo dire che dovremo essere sempre più solidi: più reattivi e lucidi in fase offensiva, più concentrati in fase difensiva.

Probabilmente avresti potuto fare scelte diverse ad inizio stagione. Cosa ti ha spinto a rimanere qui e sei soddisfatto della tua scelta ?

Sono contentissimo della scelta fatta e tengo molto a ringraziare il mister Harry e il presidente per avermi accolto nuovamente a braccia aperte. Quando ho capito che c’era la possibilità di continuare a giocare a Piacenza partendo da zero con un nuovo progetto fatto di tanti giovani e ritrovando compagni, ma soprattutto amici di anni passati (mi riferisco in particolare a capitan Cighetti e a Omar Felissari) non ho avuto il minimo dubbio su quale dovesse essere la decisione da prendere.

 

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