Nella foto Harry Van der Meer catechizza i suoi prima dell’incontro con il Prato davanti all’ingresso della piscina di Bogliasco.
L’Under 20 dell’Everest Piacenza Pallanuoto torna dal concentramento di Bogliasco con una ricca e preziosa esperienza che molto servirà alla giovane squadra piacentina, fondamentalmente composta da due blocchi, uno più esperto e datato ed uno più giovane e con meno esperienza; per entrambi note positive che porteranno il primo gruppo a far tesoro di questa esperienza per il gran finale di stagione della prima squadra, della quale sono protagonisti, che con ogni probabilità dovrebbe centrare l’obiettivo Final Four, mentre per i più giovani una esperienza sconvolgente che li avvicinerà a questo sport stimolandone l’attaccamento e la passione.
L’artista di questa opera è il partente Harry Van der Meer e con lui facciamo il punto di questa stagione Under 20 appena conclusa.
Hai dunque appena concluso una delle tue missioni nascoste e cioè portare l’under 20, altra squadra neo promossa, alle Semifinali Nazionali; sei soddisfatto di essere arrivato fino a qui e di come sono andate le cose?
Si che sono soddisfatto per essere arrivato alle semifinali con gli Under 20. Sono contento per i ragazzi che hanno dato tutto per arrivare fino a qui, ed anche se per noi queste manifestazioni sono ad un livello molto più alto, siamo riusciti a fare bella figura.
Ho potuto far giocare tutti i componenti della squadra ed è questo quello che mi interessava…. Ho fatto giocare 5 under 17 (primo anno), ed è stato bello vedere che ognuno di loro ha dato tutto quello che aveva. Per loro è stato una esperienza unica e spero che abbiano imparato qualcosa e spero che questo esperienza li aiuti a crescere ancora di più….
E’ finito uno dei tre campionati che hai personalmente seguito. Sei soddisfatto al momento ?
Si è chiuso un primo capitolo per me della Piacenza Pallanuoto e meglio di così con le Semifinali Nazionali Italiane, non potevo andare…
Mi sono rimasti ancora due capitoli da chiudere. Uno è quello degli Under 17 e l’altro quello della Prima Squadra
Con gli Under17 mancano ancora 2 partite e posso dire che sono contento del gruppo che c’è. C’è tanto da crescere per questo gruppo.
Poi c’è da chiudere l’ultimo capitolo che è quello della prima squadra. Mancano tre partite e spero di riuscire a confermare il 4° posto che vuol dire partecipare alla Final Four. Per adesso l’anno è andato bene. Abbiamo sbagliato due partite ma vedo che siamo stati capaci di mettere in difficoltà tutte le squadre che stanno sopra di noi. Vedere giocare i miei ragazzi U 20 come protagonisti nella prima squadra mi fa emozionare … vedo che sono cresciuti e questo mi fa piacere.
Se devo tirare le somme di questi tre capitoli posso solo dire che sono molto soddisfatto.
Sappiamo che non sei fatto per gli addii, come affronti questo finale di stagione ?
Non ho idea… sarà dura e penso che non riuscirò a dire una parola.
Dopo le Semifinali di Bogliasco mi era preparato per parlare con i ragazzi. Anche i ragazzi mi chiedevano un discorso. Ma non sono riuscito a trattenere le mie emozioni. Questi ragazzi sono diventati molto di più che atleti per me. Pensare che il prossimo anno non sono a fianco a loro mi fa stare male…
E questo vale per tutti i miei giocatori partendo dall’Aquagol, gli U 13, gli U 15, gli U 1, la Femminile e la Prima Squadra…
Vediamo come farò ma non sarà facile……
Inizierai una nuova importante sfida e cioè allenare la Nazionale del tuo Paese d’origine; come affronti questa “scommessa “ ?
Posso dire che ho tanta voglia di iniziare per vedere se riesco a dare una mano alla mia Nazionale.
E’ una scommessa grossa che devo affrontare. Ma non penso che c’è un modo particolare per affrontarla. Prenderò una strada nuova e vediamo dove mi porta quella strada.
Ci saranno delle buche ma bisogno passare anche queste per arrivare alla mia destinazione.
Ed e quello che farò….
