Serie B – Occasione sfumata per l’Everest

MODENA NUOTO – EVEREST PIACENZA PALLANUOTO   8 – 7  (0-2) (3-2) (3-0) (2-3)

 

Modena: Brida, Franceschetti 1, Caroli, Marzola 1, Rastelli 2, Massa, Montante, Calabrese 3, Gavioli, Righetti, Melotti, Gualdi 1, Fei. All. Araldi

Piacenza: Guasto, Vagge 1, Sartorello L., Michelotti 2, Fanzini, Martini, Falcone 2, Merlo, Costantino 1, Riva, Tenore, Trevisan 1, Sartorello G. All. Van Der Meer

 

Superiorità numerica Modena 4/11 Piacenza 3/12

Rigori Modena 1/1 Piacenza 1/1

Arbitro: Ferrari

 

L’Everest Piacenza viene penalizzato oltremodo in quel di Modena al termine di una partita molto difficile da dimenticare. Due gli episodi chiave di questo importantissimo scontro e cioè il pugno di Gualdi ai danni di Trevisan che aveva appena segnato e che è stato costretto ad uscire dopo soli 4 minuti di gioco ed il rientro in vasca di Merlo, dimenticatosi dei tre falli ai suoi danni, a 51 secondi dalla fine che ha causato il rigore a favore del Modena per il definitivo 8 a 7 finale.

Ci pare di poter dire che un pareggio sarebbe stato quantomeno il risultato più giusto ma purtroppo questa sconfitta grava non poco sul finale di questo incertissimo campionato.

Come se non bastasse, Van der Meer perde una delle sue pedine più importanti, visto che il colpo inferto a Trevisan oltre ai punti di sutura, ha anche rotto lo zigomo del giocatore con relativa chiusura di campionato anticipata e probabile operazione.

Il Piacenza era partito benissimo grazie al gol di Vagge da fuori e, dopo aver resistito a tre inferiorità numeriche trovava lo 0 a 2 grazie ad un altro bel tiro questa volta di Trevisan che qui finiva la sua stagione.

Un Piacenza decisamente migliore dei padroni di casa che all’inizio della seconda frazione di gioco conquistano il pareggio grazie a due superiorità ben concluse da Gualdi e Calabrese. L’Everest risponde con Michelotti che infila il sette da lontano, ma i padroni di casa pur faticando e non giocando bene, conquistano il 3 a 3 ancora in superiorità con Rastelli. A chiudere questa seconda frazione di gioco e ancora Michelotti con un gran tiro da lontano che riporta i piacentini sul 3 a 4.

Terzo tempo da dimenticare per gli ospiti che, nonostante le ripetute e belle parate di Guasto, subiscono tre reti ad opera di Rastelli al termine di una controfuga, Calabrese in superiorità e Melotti su tiro libero.

Con due reti di svantaggio ed il morale un po’ a terra, oltre al peso della mancanza di un giocatore quale Trevisan, i piacentini resistono agli attacchi del Modena ma sopratutto trovano nel capitano Costantino l’uomo della provvidenza che si procura e trasforma il rigore che riapre la partita. A raggiungere il pareggio ci pensa poi Falcone in superiorità con bel tiro da fuori a poco più di due minuti dalla fine. Risultato apertissimo e tanti bombardamenti da entrambe le parti contro le porte avversarie, ma, come detto,  l’incomprensione con la giuria causa un rientro sbagliato che procura un rigore d’oro che Calabrese non sbaglia chiudendo la partita con una vittoria certamente non meritata.

 

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