intervista a Fabio Fresia

 

La situazione logistica per intervistare il Master Coach Fabio Fresia ha imposto l’utilizzo del piccione viaggiatore; le risposte precise e chiare dimostrano una volta in più la compiutezza della sua idea sportiva priva di tentennamenti e fronzoli. Dall’eloquio fluente e traboccante come un fiume in piena della scorsa intervista a Luca De Lorenzi si è passato al timido ruscello estivo di Fabio Fresia (una delusione per le mie biro, ma un lavoro di relax) ma la sostanza è uguale: quello che esprimono i due allenatori sono comunque due melodie della stessa musica.

 Come procede la preparazione per la serie B?

Siamo sicuramente a buon punto. Abbiamo lavorato abbastanza bene dal punto di vista fisico e ritengo che saremo pronti a dire la nostra.

Qual’è il punto di forza della squadra e cosa andrebbe decisamente migliorato?

Solo le partite ufficiali ci diranno esattamente la direzione da intraprendere ma sicuramente siamo una squadra molto omogenea, con possibilità di ruotare tutti e quindi possiamo permetterci di tenere un ritmo alto. Vedremo con il tempo dove sono i margini di crescita e dove dovremo incidere con il lavoro.

I nuovi arrivati si sono inseriti bene nel gruppo?

Non hanno avuto alcuna difficoltà. Sono ragazzi intelligenti ed hanno un’età pressochè identica a quella media degli altri, per cui interessi simili. Purtroppo anche gli stessi gusti musicali…

Il torneo e le amichevoli fin qui fatte sono state positive? o comunque affidabili per avere delle risposte tecniche?

Abbiamo cercato di giocare il più possibile soprattutto in vasche da 30 metri con alterni risultati. L’importante è provare perchè il risultato delle amichevoli è ininfluente. Mi posso ritenere comunque soddisfatto e penso saremo in grado di giocarcela alla pari con la maggior parte delle altre formazioni.

Ritieni che la società sia pronta per affrontare l’impegno della B? Serve qualcosa in più?

I ragazzi sono pronti. La società è pronta. La città, no. Purtroppo dovremo emigrare a Cremona per disputare le partite in casa perchè l’impianto di Piacenza è inadeguato. Discorso noto e di difficile soluzione ma spero che arrivino buone novelle.

Il settore giovanile ha elementi che fanno ben sperare nel futuro?

La società ed il settore tecnico lavorano quotidianamente per fare in modo che questo avvenga. Serve tanto sacrificio, soprattutto dai ragazzi che devono capire che per poter arrivare bisogna impegnarsi e lavorare. Sono comunque certo che continueremo a produrre giocatori che siano in grado di continuare la florida tradizione attuale.

Ti senti di azzardare un pronostico per la nostra classifica finale in B?

Non ho elementi per esprimere giudizi perchè ho visto solo il Sori in allenamento. L’unica certezza che possiedo è che venderemo cara la pelle.

Un giochino che ho già fatto con Luca: ti chiedo di dire qualcosa di negativo del tuo collega genovese Luca De Lorenzi:

Purtroppo è talmente silenzioso che quasi non conosco la sua voce: spero inizi ad esprimersi.

Con la bacchetta magica puoi cambiare immediatamente qualcosa nel tuo presente sportivo. Cosa?

Ovviamente una piscina decente. E’ incredibile vedere come la nostra sia probabilmente la più brutta del nord Italia e Piacenza non si merita sicuramente la Raffalda.

 

Il piccione che ha sorvegliato con attenzione la stesura dell’intervista (im-piccione) si è offerto di chiamare a raccolta tutti i suoi amici pennuti per un volo punitivo sulle teste di chi osteggia la costruzione di una nuova piscina; ci è voluta pazienza a spiegare che non si possono risolvere le cose in questo modo. La prudenza e la compostezza del Coach Fresia sono un’assicurazione sul futuro; aspettiamo un pubblico numeroso e caldo per le gare casalinghe (si fa per dire) di serie B.